Mappa coronavirus

Una nuova mappa globale COVID-19 per i giornalisti

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Mentre i giornalisti continuano a cercare di dare un senso alla pandemia di coronavirus e ai suoi effetti in tutto il mondo, la visualizzazione dei dati può aiutare a rendere più chiara la segnalazione per i lettori. Fino ad oggi, trovare mappe statisticamente valide in grado di visualizzare lo stato in qualsiasi parte del mondo è stato difficile.

Oggi, le Big Local News dell’Università di Stanford e Pitch Interactive, con il supporto della Google News Initiative, hanno lanciato il COVID-19 Global Case Mapper, che permette ai giornalisti di tutto il mondo di inserire nei loro siti le visualizzazioni aggiornate della pandemia per i lettori.

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All’inizio di quest’anno il team ha lanciato una versione statunitense della mappa. Questa nuova versione espande la vista incorporabile in tutto il mondo attraverso i dati per 176 paesi oltre agli Stati Uniti, più altri dati statali e regionali per 18 paesi. Il team ha utilizzato Google Translate in modo che l’esperienza possa essere visualizzata in più di 80 lingue.

I dati provengono dal dataset aperto della contea COVID-19 del New York Times e dal COVID-19 Data Repository del Center for Systems Science and Engineering (CSSE) della Johns Hopkins University e vengono aggiornati quotidianamente.

Questo fa parte di una partnership per lanciare una risorsa di dati globale per i reporter che lavorano sulle storie di COVID-19. In collaborazione con la Google News Initiative, la JSK Journalism Fellowships presso l’Università di Stanford e il Big Local News group aggregheranno i dati provenienti da tutto il mondo e aiuteranno i giornalisti a raccontare storie guidate da dati che presentano informazioni locali.

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A differenza di altre mappe di casi di coronavirus, il progetto Case Mapper permette ai reporter locali di inserire una mappa della loro zona o anche una mappa nazionale. La mappa mostra i casi in relazione alla popolazione. È colorata in base al numero di casi per 100.000 persone negli ultimi 14 giorni e mostra la gravità dell’epidemia in base al numero di persone in ogni località, rendendo più facile il confronto tra il luogo in cui si vive e il mondo nel suo complesso.

Dal suo lancio in aprile, la mappa è stata incorporata in migliaia di siti di notizie in tutti gli Stati Uniti, come Type Investigations, un’organizzazione no-profit che supporta il giornalismo investigativo, e Bay City News, un servizio di notizie locali per le organizzazioni giornalistiche in tutta la San Francisco Bay Area che mantiene un COVID-19 Information Hub.

Nel corso del tempo verranno aggiunti dati più approfonditi, a livello nazionale, man mano che la mappa verrà sviluppata ulteriormente e i giornalisti di tutto il mondo la utilizzeranno per spiegare come si è diffusa la pandemia. Anche una pandemia globale può sembrare astratta finché non si vede come si è diffusa. Queste mappe aiutano i giornalisti in qualsiasi luogo a fare proprio questo.