DGX-A100

Il supercomputer Nvidia verrà utilizzato per indagare su Covid-19 con intelligenza artificiale

Tempo di lettura: 2 minuti

Durante GTC 2020, un evento in cui NVIDIA mostra i suoi ultimi sviluppi, la società ha annunciato che il suo team di sviluppo AI di punta verrà utilizzato per collaborare alla ricerca su COVID-19.

È il DGX A100 , un supercomputer di intelligenza artificiale di terza generazione, che ha 5 petaflop di potenza grazie all’utilizzo di otto GPU NVIDIA A100, garantendo in un unico dispositivo le capacità di un data center completo.

Come recentemente riportato nel portale di notizie dell’azienda, dopo il lancio di questa piattaforma, diversi ordini sono stati spediti in diverse parti del mondo, evidenziando tra loro un ordine che è arrivato nelle mani del laboratorio nazionale Argonne negli Stati Uniti, dove verranno utilizzati questi potenti computer collaborano alle indagini che il governo di quel paese svolge attraverso l’analisi di potenziali trattamenti per il coronavirus.

Video Youtube ↓

Introducing NVIDIA DGX A100

I compiti che questi computer eseguiranno riguarderanno l’applicazione di simulazioni e modelli di intelligenza artificiale, al fine di scoprire come è possibile interferire con la proteina virale che si lega alle proteine ​​cellulari, una qualità che la rende altamente contagiosa, e per capire come le molecole reagiscono a determinati farmaci.

Oltre alla capacità di queste nuove copie di NVIDIA, evidenzia anche il loro elevato potenziale di scalabilità, poiché alcune attività potrebbero essere accelerate se eseguite in parallelo. La presentazione di DGX A100 indica che “può consolidare la potenza e le capacità di un data center completo”, in quanto può essere suddiviso in un massimo di 56 istanze per sistema, ottimizzando le risorse durante l’analisi dei dati o l’esecuzione di determinate attività.

Riferendosi alla potenza di calcolo di questi supercomputer, considerati fino ad oggi uno dei più robusti presenti nella lotta contro COVID-19 oggi, Rick Stevens, direttore del laboratorio Argonne, ha osservato che “aiuteranno i ricercatori a esplorare i trattamenti e vaccini, osservando come si diffonde il virus, consentendo agli scienziati di svolgere un lavoro accelerato di intelligenza artificiale in mesi o giorni “.

In termini di ottimizzazione del tempo, il contributo di questi nuovi supercomputer è davvero notevole. Le attività tipiche di questo campo, come l’analisi dei farmaci, potrebbero richiedere fino a un anno se l’unità del computer non fosse disponibile, grazie alla quale i tempi di esecuzione di quello stesso processo possono essere ridotti a meno di 24 ore.

L’intelligenza artificiale è sempre più presente nell’industria, nella robotica, nella logistica e, ovviamente, grazie a esempi come questo, nella scienza e nella medicina.

Se si desidera conoscere maggiori dettagli sulla copia menzionata in questa nota, è possibile controllare il suo file completo sul sito Web NVIDIA.