Chip-AR

La prossima generazione di occhiali AR richiederà lo sviluppo di chip più potenti

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Gli sviluppatori di processori ARM sembrano avere molto su cui lavorare, dopo che Sha Rabbi, un dirigente di Facebook, li ha sfidati a migliorare la tecnologia dei chip in modo che possa evolversi e prepararsi per i futuri occhiali per realtà aumentata.

È probabile che questa sfida sia semplice per un team di lavoro come ARM, ma la verità è che Rabii vuole che vengano apportati tutti questi miglioramenti mantenendo l’estetica e la semplicità degli occhiali convenzionali.

 

Questo è qualcosa che coinvolgerà innovazioni in alcuni aspetti, come lo sviluppo di processori a basso consumo, il rilevamento dei gesti, la grafica e gli schermi.

È così che Sha Rabii, responsabile dell’ingegneria e della tecnologia del silicio di Facebook, ha immaginato durante la sua partecipazione alla convention ARM TechCon 2019 tenutasi a San José in California, un futuro in cui gli occhiali AR avranno la possibilità di vedere i loro utenti nel oscurità.

Inoltre, gli occhiali consentirebbero anche di migliorare la visione generale, oltre a interpretare segni in tempo reale, mostrare i nomi di persone conosciute, generare lavagne condivise, selezionare cibi sani e regolare l’udito in ambienti saturi di rumore.

Tuttavia, nonostante il suo ottimismo, Rabii è consapevole che questa idea non si materializzerà presto, ma ritiene che possano essere intraprese azioni orientate a quel risultato. Ha detto che, per questo, è necessario ridurre il consumo di energia richiesto dall’hardware, nonché il calore generato dagli attuali processori.

Secondo Rabii, al fine di affrontare questi fattori, è necessario avere una visione più realistica del modo in cui i chip consumano energia a seconda delle operazioni che svolgono, qualcosa che dovrebbe essere preso in considerazione quando si implementa l’IA all’interno del Chips.

Rabbi ritiene che un modo efficace per farlo sia quello di sviluppare un acceleratore monolitico da utilizzare come elemento di calcolo di sfondo, in modo che tutte le operazioni relative all’intelligenza artificiale vengano elaborate da questa risorsa.